Sono ripresi stamattina all'alba i sorvoli dei mezzi aerei per cercare di arginare il devastante incendio divampato ormai 48 ore fa sul Carso, tra Monfalcone e Trieste. La flotta è composta da ben 11 velivoli: nove elicotteri di vigili del fuoco e Protezione civile e due Canadair. Una donna, volontaria antincendio boschivo della Protezione civile, è morta schiacciata da un albero ammalorato dalle fiamme. In Versilia è di 560 ettari la stima della superficie bruciata a causa del rogo scoppiato lunedì a Massarosa. Venti nuovi incendi si sono sviluppati ieri in Toscana - dove sono andati in fumo oltre 850 ettari di verde - una dozzina in Campania. Oltre alle fiamme che stanno devastando il Carso altri due roghi sono divampati ieri mattina in Friuli Venezia Giulia. Il Veneto dichiara lo stato di grave pericolosità.
Vasto incendio in località Capraccia, nel comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo. Le fiamme hanno danneggiato diversi annessi agricoli e i vigili del fuoco, ancora al lavoro, sono riusciti a contenerle a ridosso di alcuni capannoni agricoli, di un'azienda e di diverse case isolate. Sul posto 16 unità dei vigili del fuoco e diverse squadre di protezione civile. Sul posto anche il sindaco Luca Profili.
La morte di Elena è "una forte testimonianza dell'altruismo e della generosità di tutti i volontari che, anche a rischio della loro incolumità, operano per garantire la sicurezza delle nostre comunità e dei nostri territori, costituendo un esempio di impegno civile a servizio del Paese". Lo dice il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese esprimendo il "mio più profondo cordoglio e la mia commossa vicinanza alla famiglia dell'assistente capo della Polizia Elena Lo Duca" deceduta mentre coordinava i volontari durante lo spegnimento e la bonifica di un'area interessata da un incendio. Quello dei volontari, aggiunge il titolare del Viminale, è "un "insostituibile contributo e spirito di sacrificio" verso il quale "tutti noi dobbiamo essere grati e riconoscenti".
Si amplia sempre più il fronte circoscritto dell'incendio che lunedì sera si è sviluppato sulle colline di Massarosa e Camaiore in Versilia. Al momento il rogo, spiegano i tecnici, è in contenimento al 90 per cento. Il che vuol dire che sul dieci per cento del fronte ci sono ancora, purtroppo, fiamme attive e riprese: soprattutto sulla linea Montigiano e Fibbialla, paesi dove tuttora i residenti non possono tornare a casa. Il presidente Giani ha seguito tutta la notte l'evoluzione dell'incendio. "Siamo riusciti a contenere e circoscrivere il fronte. Ma il pericolo non è passato - avverte - Basta infatti che i venti si muovano in un senso o nell'altro e il fuoco può riprendere". Il presidente della Regione paragona ancora il rogo della Versilia con il terribile incendio del Monte Serra a Calci, nel pisano, del 2018. Un confronto, per i numeri, inevitabile.
"Indossare negli ambienti esterni la mascherina FFP2". Qualora non necessario, "rimanere in casa, mantenendo se possibile le finestre chiuse". "Tenere anche gli animali d'affezione all'interno delle abitazioni". Sono alcune raccomandazioni che l'Amministrazione comunale di Trieste, sulla base dei riscontri analitici delle PM10 fornite da Arpa-FVG, invita la cittadinanza ad adottare per le prossime ore. Per quanto riguarda invece la circolazione stradale, Anas annuncia che è stato riaperto al traffico il raccordo autostradale 13 in entrambe le direzioni di marcia. Permane la chiusura della ss 55 "Dell'Isonzo" nel tratto incluso tra il km 2,922 e il km 10,900 con deviazione del traffico sulla ss 14 "della Venezia Giulia".
I vigili del fuoco di Ascoli Piceno stanno intervenendo per fronteggiare un vasto incendio sviluppatosi tra Monsampolo del Tronto e San Benedetto del Tronto. Le fiamme fiancheggiano il raccordo autostradale Ascoli-Mare che è stato chiuso al transito in direzione est per favorire l'intervento. Sul posto per regolare il transito veicolare è presente la polizia stradale.
"Con la sua attività ed il suo costante impegno, Elena ha rappresentato una colonna portante del Sistema di Protezione Civile a livello territoriale. Una donna già al servizio dei cittadini come Ispettore Capo della Polizia di Stato, che aveva deciso di dedicare alla tutela del prossimo anche il suo tempo libero come volontaria di protezione civile". Lo dice il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio esprimendo il "più sincero cordoglio" da parte del Dipartimento per la morte di Elena Lo Duca, la volontaria deceduta durante le operazioni di spegnimento di un incendio.
"La sua dedizione appare tristemente ancora più evidente - aggiunge - perché il tragico decesso è avvenuto nel pieno di un'operazione volta a salvaguardare la popolazione ed il territorio". "Nel porgere le più sentite condoglianze ai familiari per la grave perdita - conclude Curcio - rinnovo la stima e la gratitudine per tutti i volontari, le forze e le organizzazioni che operano ogni giorno nei molteplici ambiti di Protezione Civile".
"Questa tragica scomparsa addolora tutta la Polizia. Il grande entusiasmo che Elena metteva nel suo lavoro e nel suo operato come coordinatrice del Gruppo comunale di Protezione civile di Prepotto, sarà sempre un esempio per tutti. Sono vicino ai suoi cari per questa inconsolabile perdita e li abbraccio a nome di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato". Lo dice il capo della Polizia Lamberto Giannini esprimendo il proprio cordoglio per la morte della volontaria e stringendosi attorno alla famiglia dell'assistente capo coordinatore Elena Lo Duca in servizio al Commissariato di Cividale del Friuli.
Nella giornata di oggi gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile sono stati impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra.
Secondo i dati disponibili alle ore 18.30, sono 28 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 8 dalla Calabria, 5 dalla Campania, 3 dall'Umbria, 2 rispettivamente da Liguria, Toscana e Lazio, una ciascuna da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Puglia e Sicilia.
L'intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora 13 roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.
"Un esempio per tutti noi". Così Franco Gabrielli ricorda Elena Lo Duca, la coordinatrice della protezione civile e assistente capo della polizia morta schiacciata da un albero in Friuli Venezia Giulia mentre stava contribuendo a spegnere un incendio in provincia di Udine. "Il sacrificio di Elena - aggiunge il sottosegretario, che è stato per quasi 5 anni capo della Protezione Civile - che ha perso la vita nel corso di un intervento per lo spegnimento di uno dei tanti incendi che stanno flagellando la penisola, ci restituisce la grandezza di una vita dedicata al servizio degli altri". "Alla sua famiglia, alla Polizia di Stato, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e alla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia - conclude Gabrielli - la mia più commossa vicinanza".
Le 250 persone residenti a Camaiore evacuate a causa dell'incendio iniziato lunedì sera sulle colline di Massarosa, in provincia di Lucca, non potranno rientrare a casa neanche questa sera. Delle circa 1.000 persone evacuate in Toscana, e in particolare nella zona della Versilia, 250 sono residenti infatti a Camaiore, altre 500 a Massarosa (le altre tra Lucchesia e versante pisano del rogo).
"Nonostante la situazione sia migliorata - spiega a LaPresse il sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci - non ci sono le condizioni di sicurezza per far rientrare in serata le persone nelle loro case. Sia a Valpromaro, su cui speravo di poter togliere l'ordinanza, sia su Fibbialla, restano valide le ordinanze di evacuazione. Avevo proposto la revoca, ma i vigili del fuoco mi dicono che non è sicuro: non posso fare diversamente".
Oggi su un totale di 17 incendi occorsi sul territorio regionale sardo se ne segnalano tre per la soppressione dei quali il corpo forestale ha utilizzato, oltre le squadre a terra, anche i mezzi aerei del corpo forestale. Nel comune di Bonorva lo spegnimento è stato coordinato dal corpo forestale coadiuvata dal personale forestale a bordo dell'elicottero di stanza nella base di alà dei sardi. L'incendio ha percorso una superficie molto limitata grazie al pronto intervento. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 13. Nel comune di Bono lo spegnimento è stato coordinato dal corpo forestale coadiuvato dal personale a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi di Bosa e Anela. L'incendio ha percorso una superficie di circa un ettaro. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 12.30. Nel comune di Villaputzu lo spegnimento è stato coordinato dal corpo forestale giunto sul posto con due unità, coadiuvato dal personale a bordo dell'elicottero proveniente dalla base di Villasalto. È stato richiesto inoltre l'invio di alcune squadre a supporto. L'incendio ha percorso un'area inferiore a due ettari. Le operazioni di spegnimento si sono concluse ore 16.30.
Sono circa 40 gli interventi legati agli incendi boschivi sul territorio di Roma e provincia nella giornata di oggi che hanno impegnato i vigili del fuoco del Comando di Roma. Le zone più colpite sono quelle della provincia, dove diverse squadre dei Vigili del fuoco con l'ausilio dei volontari della Protezione Civile stanno operando affinché le fiamme non si propaghino verso le strutture abitative e commerciali.
Interessate le aree dei comuni di Fiano Romano e Capranica Prenestina dove sono presenti i Dos (direttore operazioni di spegnimento). Incendi di colture anche nella zona di Ardea e a Ciciliano. A Roma gli incendi sterpaglie si sono verificati all'altezza di via di Fioranello (quadrante periferico sud ovest della città), Via Giovanni Vendramini nel quartiere La Storta (Dos sul posto) e in via Salaria 691 a ridosso dell'Istituto Poligrafico di Stato.
Una volontaria antincendio boschivo della Protezione civile è morta schiacciata da un albero durante le operazioni di spegnimento di un incendio a Prepotto (Udine). L'incidente è accaduto nel pomeriggio. Secondo una ricostruzione, la donna stava effettuando un sopralluogo, a incendio ormai domato, quando è stata colpita da una pianta ammalorata dalle fiamme e lei è morta sul colpo. Indagano i carabinieri di Cividale.
La vittima dell'incidente è Elena Lo Duca, aveva 56 anni ed era la coordinatrice della squadra di Protezione civile di Prepotto. Un ruolo che le era stato assegnato anche in ragione della sua vasta esperienza in seno alle forze dell'ordine: era un'assistente capo della Polizia al Commissariato di Cividale. Abitava a Udine
È In corso da questa mattina un incendio che sta interessando una zona a ridosso della statale 89, vicino l'area di servizio petrolgas a Cagnano Varano, nel foggiano. Finora, sono andati in fumo più di 30 ettari ma a rischio ce ne sono un altro centinaio. A lavoro ci sono una trentina di unità tra il personale del servizio antincendio boschivo dell'Arif, l'agenzia regionale per l'irrigazione e le attività forestali, vigili del fuoco, forestali e volontari di protezione civile. A loro supporto c'è un mezzo drago dei pompieri che ha effettuato una decina di lanci, un fireboss che ha compiuto venti lanci mentre si attende da Fiumicino l'arrivo di un canadair.
Nel barese, invece, a Grumo Appula, un incendio sta interessando una zona che si trova vicino la provinciale 89 non lontano da un complesso residenziale. Al momento il rogo sembra sotto controllo ma nel caso in cui dovesse cambiare la direzione del vento, si procederà alla evacuazione delle villette.
"Ringrazio il personale dei vigili del fuoco, della protezione civile ed i volontari impegnati, a terra e con mezzi aerei, per fronteggiare la gravissima emergenza incendi in Friuli Venezia Giulia e in Toscana", ha dichiarato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando "la capacità di intervento, l'impegno e il sacrificio di centinaia di operatori per salvaguardare l'incolumità delle persone, provvedendo anche al soccorso e all'evacuazione di quelle in pericolo, ed evitare gravissime conseguenze per il territorio e le infrastrutture. Si è trattato di uno sforzo operativo intenso e gravoso che è stato attuato anche grazie all'efficace coordinamento dei centri di soccorso immediatamente attivati nelle prefetture coinvolte".
"Le emergenze di questi giorni evidenziano - ha aggiunto la titolare del Viminale - la straordinaria azione di contrasto agli incendi che sta svolgendo il corpo nazionale dei vigili del fuoco, testimonianza ancora una volta della sua fondamentale attività a tutela della sicurezza delle comunità e dei territori.
Le condizioni meteorologiche e la grave condizione di siccità accentuano la vulnerabilità verso il rischio di incendi, specie nelle aree montane. Ciò richiede comportamenti estremamente responsabili da parte di tutti i cittadini per salvaguardare il nostro immenso patrimonio naturale ed evitare pericolose situazioni di rischio."
Spente le fiamme, ritorna regolare la circolazione lungo la tratta Napoli-Baiano della Circumvesuviana. Ad annunciarlo è l'Ente Autonomo Volturno, che fa sapere come "dalle ore 15:40 la circolazione sulla linea Napoli-Baiano è ripresa regolarmente". In precedenza per ovviare ai disagi dei viaggiatori per il mancato servizio tra Saviano e Nola, era stato istituito anche un servizio sostitutivo con autobus.
"A seguito degli incendi in corso la concentrazione di polveri sottili nell'aria a Monfalcone si va riducendo, mentre a Trieste si registra un leggero peggioramento dovuto alle brezze". Lo ha riferito l'assessore regionale Fvg alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro. Anche a Grado e Fossalon le medie ordinarie di concentrazione di PM10 e di particelle di diametro inferiore a 1 micrometro sono state superate, mentre i valori sono sempre rimasti al di sotto nella soglia standard sia a Udine Sant'Osvaldo che a Tolmezzo.
Vigili del fuoco torinesi al lavoro dalla tarda mattinata a Giaglione, in Valsusa, nei pressi della Borgata di Santo Stefano per un incendio boschivo con l'ausilio di un elicottero per i lanci d'acqua. Sul posto anche numerose squadre Aib della zona e i carabinieri forestali.
Continua a espandersi l'incendio che interessa la zona del Carso sloveno, che nel quinto giorno consecutivo di fiamme ha coperto un'area superiore ai 2000 ettari, secondo quanto ha riferito il responsabile regionale della Protezione civile, che coordina gli interventi. Oggi sono stati evacuati tre villaggi, mentre gli abitanti messi preventivamente in sicurezza ieri in altri cinque villaggi sono stati fatti rientrare nelle proprie abitazioni. I vigili del fuoco impegnati nelle operazioni sono oltre mille, per la maggior parte impegnati a Clarici, una frazione ai margini del Carso vicino al confine con l'Italia. Nelle operazioni di spegnimento sono intervenuti anche un Canadair e un elicottero croati.
"Non possiamo abbassare la guardia: vento e temperature altissime continuano a insidiare il territorio Veneto. Dopo tanti incendi e focolai, su cui siamo prontamente intervenuti con tutte le forze disponibili della Regione, stanotte si sono accese le fiamme sulle colline di Fumane", in provincia di Verona. Lo rende noto il presidente del veneto, Luca Zaia. "Sul posto, fin da subito - aggiunge - sono giunti i nostri elicotteri assieme a volontari insostituibili, che ringrazio per l'abnegazione e per il continuo presidio in tutto il territorio regionale. Abbiamo richiesto l'intervento del Canadair, che dovrebbe raggiungere la zona attorno alle ore 16.00. Faccio un appello alla prudenza, a chi frequenta colline, pinete, boschi, qualsiasi area arborea regionale, per escludere nuovi focolai. Usiamo il buon senso, per evitare che questa situazione diventi una vera e propria battaglia al fuoco, che potrebbe mettere a rischio il nostro ambiente - conclude - e tutti i volontari impegnati sul campo".
Restano circa 300 le persone sfollate, in particolare dalla frazione di Jamiano del comune di Doberdò del Lago (Gorizia) - nessuna ferita o intossicata -, a causa dell'incendio nel Carso tra Gorizia e Trieste. Lo ha reso noto la Regione Fvg.
Un incendio si é sviluppato questa mattina nell'area che lambisce l'autostrada A9 dei laghi, all'altezza di Origgio (Varese). A quanto emerso, un furgone in transito ha preso fuoco e, nonostante l'intervento dei vigili del fuoco, le fiamme sono arrivate alla vegetazione che lambisce l'autostrada e, complici le alte temperature, sono arrivate nei pressi di alcuni stabilimenti produttivi e alcune abitazioni. Sul posto sono al lavoro una decina gli automezzi dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Varese e Milano. Al momento non sono stati segnalati feriti.
La rapidità dell'intervento di vigili del fuoco e Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (Appa) nell'ambito dell'incendio all'interno dello stabilimento di Isera colpito da un incendio nella notte, ha consentito di scongiurare il rischio di emissioni. Lo scrive in una nota la Provincia autonoma di Trento. I contenitori di prodotti chimici minacciati dall'incendio sono stati isolati in maniera tempestiva. Nessuna limitazione - prosegue la nota - è stata decisa per l'accesso alla zona industriale del centro lagarino. L'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente ha avviato le analisi di rito sui reflui prodottisi per lo spegnimento dell'incendio, peraltro recuperati e confinati in attesa di stabilire le modalità più opportune di gestione.
Un incendio di bosco è divampato nella zona di Vado, sull'Appennino bolognese. Sul posto sono al lavoro da questa mattina nove squadre dei vigili del fuoco, con anche l'ausilio dell'elicottero, ma le operazioni di spegnimento si annunciano piuttosto lunghe. Nell'area ci sono anche abitazioni e passano importanti arterie, come l'autostrada Direttissima e la ferrovia, che per il momento non risultano interessate dalle fiamme.
La Procura di Lucca ha aperto un fascicolo per incendio boschivo doloso per il gigantesco rogo di Massarosa, dove sono andati in fumo oltre 800 ettari. "Stiamo investigando in ogni direzione", ha detto all'Adnkronos il procuratore capo Domenico Manzione. "Allo stato attuale abbiamo pochi elementi e solo gli accertamenti in corso - ha spiegato Manzione - potranno spiegare se l'incendio sia stato appiccato volontariamente oppure se sia riconducibile a un evento colposo". Le indagini coordinate dalla Procura sono state affidate ai carabinieri forestali che hanno una struttura interforze specializzata nella ricerca di eventuali inneschi.
"Le previsioni meteorologiche danno in arrivo un fronte freddo per la prossima giornata di martedì. Questo ci fa ben sperare rispetto allo spegnimento e bonifica degli incendi e per l'abbassamento dei livelli delle polveri sottili. Restando in quest'ultimo ambito, i dati relativi alla città di Monfalcone si sono ridotti del 50% in 24 ore. In miglioramento, stando ai dati dell'Arpa, la qualità dell'aria a Staranzano, Sagrado, Savogna d'Isonzo, Ronchi dei Legionari e Doberdò del Lago". Lo ha detto il vicegovernatore Fvg con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, rispetto al monitoraggio della qualità dell'aria conseguente agli incendi nel Carso fra Gorizia e Trieste. A proposito del capoluogo regionale, Riccardi ha riferito che "si lavora per continuare a garantire la fornitura della corrente elettrica alla città di Trieste dopo la disalimentazione di due linee per permettere le operazioni di spegnimento dei fuochi. Inevitabili i disagi per i trasporti su gomma per i mezzi pesanti e per i pendolari tra Trieste e Gorizia-Udine".
"Dubito che entro stasera i residenti di Fibbialla possano rientrare nelle loro case. Al momento il paese è ancora circondato dalle fiamme". Lo dice a LaPresse Marcello Pierucci, sindaco di Camaiore, comune della Versilia, in provincia di Lucca, coinvolto nel rogo partito dal limitrofo comune di Massarosa. "Abbiamo appena terminato una riunione di un paio d'ore per fare il punto - aggiunge Pierucci - e alle 18 ci aggiorneremo di nuovo per prendere una decisione. Ovviamente noi sindaci siamo vincolati da quello che ci diranno vigili del fuoco e protezione civile, ma mi hanno già fatto capire - conclude il sindaco di Camaiore - che per Fibbialla la situazione resta difficile".
Viste le condizioni meteo-climatiche e vegetazionali, la Protezione Civile del Veneto ha dichiarato lo stato di "grave pericolosità" per gli incendi boschivi, allargandola ai territori comunali a rischio nelle province di Belluno e Vicenza-Aree di base montane. Fino alla comunicazione di revoca dello stato - informa la Regione - sono pertanto vietate tutte le operazioni che possono creare pericolo o possibilità di incendio in aree boscate, cespugliate o arborate, e comunque entro la distanza di 100 metri da questi terreni. Per le trasgressioni si applicano le sanzioni previste dalla Legge e dalle prescrizioni di massima e di Polizia Forestale vigenti.
Da questa mattina anche a Trieste si vede un velo di foschia causato da dall'addensarsi del fumo che si è espanso fino al capoluogo del Friuli Venezia Giulia. A causa dell'incendio sul Carso, come riferiscono alcuni utenti sui social, in varie zone della città già da ieri sera si sente odore di bruciato. In queste ore, dai diversi rioni, i cittadini si confrontano sui gruppi Facebook dedicati a Trieste, scambiandosi informazioni sull'evolversi della situazione. Alcuni affermano di aver deciso di chiudere le finestre già dalla scorsa notte. Altri lo stanno facendo in queste ore. Al momento in città non sono stati registrati nuovi blackout dopo quello avvenuto martedì pomeriggio e che si è protratto per alcuni minuti.
Tpl Fvg ha reso noto che sono state attivate oggi altre quattro coppie di corse speciali via mare con l'imbarcazione Delfino Verde fra Trieste e Monfalcone, oltre a quelle del mattino. Questi gli orari: Partenze da Trieste molo Audace ore 12:00; ore 15:00; ore 18:00; ore 21:00. Partenze da Monfalcone Marina Hannibal ore 13:30; ore 16:30; ore 19:30; ore 22:30. Al Marina Hannibal, mezzi di Tpl Fvg condurranno i passeggeri alla locale stazione ferroviaria. Nei giorni seguenti il servizio sarà organizzato in base all'evolversi della crisi.
Aria "ancora irrespirabile", con odore di bruciato e fumo che ha formato una densa coltre la notte scorsa e nella mattinata di oggi a Grado (Gorizia), dove residenti e villeggianti sono alle prese con le conseguenze dell'incendio sul Carso. La nube causata dall'incendio ha raggiunto nella prima mattinata anche la spiaggia di Lignano Sabbiadoro (Udine) e le aree adiacenti dell'entroterra. La situazione nelle ultime ore a Lignano è andata migliorando, ma in tutte le località di balneazione del litorale del Friuli Venezia Giulia si è avvertito un forte odore.
E' sotto controllo l'incendio che da quasi 24 ore sta interessando la collina di Sarbia, sopra la Spezia. L'attività dei Vigili del Fuoco per contenere le fiamme si sono protratte per tutta la notte, in particolare sul versante sud che domina il quartiere dell'Antoniana. Qui una casa è stata evacuata per precauzione, mentre sei squadre di pompieri, provenienti dalla Spezia, Brugnato e Levanto, hanno lavorato per evitare che le fiamme coinvolgessero alcune cabine dell'energia elettrica. All'opera anche decina di volontari del dispositivo di Antincendio Boschivo della Regione Liguria provenienti da Ameglia e Porto Venere. Da questa mattina sono arrivati nove vigili del fuoco dal comando provinciale di Alessandria per dare il cambio ai colleghi spezzini. L'elicottero antincendio è tornato a fare la spola tra il mare ed i boschi dalle prime luci dell'alba e continuerà anche nelle prossime ore. Le operazioni di bonifica e di osservazione si protrarranno per tutta la giornata, per evitare che l'incendio possa riprendere vigore.
La sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha adottato una nuova ordinanza urgente, per limitare anche oggi la circolazione delle persone a seguito del vasto incendio ancora in atto sul Carso. L'ordinanza obbliga all'uso della mascherina Ffp2 chiunque si trovi all'esterno e chi svolge attivita' lavorative che prevedano l'esercizio all'aperto per l'intera giornata. E' consigliato a tutti i cittadini, in particolare ai soggetti sensibili e con patologie respiratorie, di rimanere in casa, mantenere le finestre chiuse, tenere gli animali d'affezione all'interno. E' consigliato anche di non accedere alle aree del demanio marittimo di Marina Julia e Marina Nova. Per quanto riguarda il traffico ferroviario tra Trieste e Monfalcone "non sara' riattivato in mattinata". Lo si apprende da Rfi, i cui servizi continuano nelle forme alternativi di navette, autobus e marittimi; questi ultimi sono stati potenziati. I tecnici delle ferrovie stanno attendendo il nulla osta per entrare "in linea" e compiere un primo sopralluogo allo scopo di verificare l'entita' dei danni causati dall' incendio.
Sono 868 gli ettari bruciati e, in base ai dati forniti dalla Protezione civile regionale oltre 1000 in totale gli evacuati. Di questi, circa 500 nel comune di Massarosa (nel dettaglio, la prima notte circa 200 a Pieve Elici, Miglianello, Montigiano e Scherzi; circa 120 a Gualdo, 50 tra Ronco, Bicocca, Polla del Morto e Acquachiara e 60 a Panicale questa notte). Circa 370 gli abitanti evacuati nel comune di Camaiore (in particolare: a Fibbialla circa 200 e Valpromaro circa 170). A Lucca altri 200 tutti nella frazione di Piazzano, evacuata stanotte. Mentre nella frazione di Castiglioncello pur non essendo scattata l'ordinanza, sono state fatte allontanare 20 persone in forma precauzionale. Sono i numeri dell'incendio che da 4 giorni sta interessando il comune di Massarosa e frazioni limitrofe in provincia di Lucca e riportati in una nota della Regione Toscana.
La soglia di attenzione in riferimento al Pm10 è una media giornaliera di 50. Stamani Arpa Fvg ha misurato a Gorizia 34, dunque "assolutamente sotto soglia di attenzione". Lo ha reso noto il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha partecipato oggi a una riunione in Prefettura. Questa situazione non giustifica una ordinanza, "diversamente da altri comuni dove la media è ben superiore a 100". Tuttavia, "rimangono le raccomandazioni laddove si senta odore di fumo (chiudere le porte e finestre, preferire il deumidificatore negli impianti di aria condizionata, ffp2, ecc)". Per quanto riguarda la viabilità, la riapertura della carreggiata est della autostrada A4 "sgonfierà" il traffico sulla viabilità secondaria. La Strada del Vallone rimarrà chiusa oggi e forse anche domani. Il traffico veicolare da Trieste verso Gorizia esce a Sistiana e transita per la viabilità secondaria; o passa per la Slovenia. E' migliorata la situazione a Merna, fronte dell'incendio più prossimo a Gorizia. Diversi elicotteri e Canadair stanno operando in Slovenia; "elicotteri e Canadair stanno intervenendo ovviamente anche sul fronte carsico isontino ed altri elicotteri sono in arrivo. Aiuti sono giunti anche da altre regioni", ha annunciato Ziberna. Il sindaco ha infine ringraziato "tutte le donne e uomini che sono intervenuti e continuano a farlo (Forestale, Vigili Fuoco, Protezione civile, Forze dell'ordine, Arpa, Asugi,ecc.)" con "un plauso particolare" alla "Protezione civile di Gorizia". E' "stato assicurato che a Gorizia non ci saranno problemi né con la rete idrica ne con quella elettrica".
Nel corso della notte sono divampati due incendi in Friuli: in Val Resia e a Pulfero, in provincia di Udine. Il primo ha causato la chiusura sia in ingresso che in uscita della strada per la Val Resia. Come ha reso noto la sindaca, Anna Micelli, con una nota, rimane garantito il "passaggio con scorta e solo per motivi estremamente urgenti". Sarà la stessa sindaca, ha precisato, a giustificare eventuali assenze dal lavoro. Anche un'altra strada della zona, quella per Sella Carnizza, è chiusa. I soccorsi sono impegnati nel tentativo di creare una pista forestale provvisoria lungo il fiume. Ampio fronte del fuoco anche a Pulfero, dove numerosi vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di spegnimento. I vigili del fuoco hanno precisato che allo spegnimento del vasto incendio boschivo nel Carso tra Gorizia e Trieste in nottata hanno operato, oltre ai pompieri, anche personale del Corpo Forestale Regionale e Volontari AIB (Antincendio Boschivo) della Protezione Civile, per proteggere abitazioni e strutture. Nella serata di ieri è intervenuto a Jamiano nel comune di Doberdò del Lago (Gorizia) il nucleo regionale NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) che ha bonificato, bruciandone in fiaccola il contenuto, un vecchio serbatoio di GPL in disuso da anni e che era stato coinvolto nell'incendi della zona.
Anche l'area del Carso sloveno interessata dagli incendi "rimane densa di fumo che irrita il sistema respiratorio e gli occhi e le autorità sanitarie" di Lubiana "hanno raccomandato alle persone" in zona "di rimanere all'interno" delle proprie case. Lo scrive l'agenzia di stampa slovena Sta. I fumi hanno raggiunto persino la costa slovena, con segnalazioni che indicano che la visibilità nel porto di Koper/Capodistria sarebbe ridotta a un chilometro, ha aggiunto la Sta. L'agenzia ricorda che roghi continuano a interessare il versante italiano del Carso.
"La prima buona notizia è che la situazione a Massarosa è finalmente sotto controllo. Si stimano che siano andati in fiamme 860 ettari. Da domani il nostro impegno sarà quello di far tornare verde l'area colpita". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, che in un post su Facebook fa il punto sull'emergenza incendi. "A Vecchiano invece l'incendio ha superato i 100 ettari ma con due Canadair e tre elicotteri si sta cercando di domarlo", precisa Mazzeo. Vorrei ringraziare ancora una volta i tanti volontari, non solo chi è impegnato nello spegnimento delle fiamme, ma anche chi in queste ore sta dando supporto a chi è rimasto senza casa, a chi sta rifocillando le squadre antincendio, a chi si sta anche prendendo cura degli animali. Grazie, siete la Toscana più bella, quella sempre pronta ad aiutare chi è in difficoltà - scrive Mazzeo - Ai cittadini vorrei però fare un appello, saranno giornate complicate a causa del caldo, della siccità e del vento, comportatevi responsabilmente, basta una piccola scintilla per creare un rogo. E ci vorranno decenni per far ripristinare quello che va in fiamme in poche ore".
Due elicotteri ed un Canadair sono già attivi sull'incendio che da martedì pomeriggio si è sviluppato a Filettole nel comune di Vecchiano (Pisa). Il rogo la notte scorsa è stato monitorato dai vigili del fuoco e dai volontari delle associazioni locali. Sono all'incirca un centinaio gli ettari di bosco andati in fumo fino adesso. Durante la serata di ieri, l'amministrazione comunale aveva avvisato in via precauzionale le famiglie di Via Marconi relativamente al fatto che la zona sarebbe stata interessata da fumo intenso, invitando eventualmente ad abbandonare le loro case e proponendo un primo alloggio di fortuna presso la scuola media della frazione di Nodica (Pisa) dove vi hanno trascorso la notte alcune persone. Non si è resa necessaria la prevista chiusura della A11, nella tratta Lucca ovest-Pisa Nord, dopo un attento confronto tra forze sul campo e istituzioni.
Una squadra di vigili del fuoco del Comando di Alessandria, composta da 9 persone e 6 mezzi, è partita in supporto ai colleghi di La Spezia per fronteggiare incendi di vegetazione che stanno interessando la provincia ligure. Attenzione alta a Santo Stefano Magra e, soprattutto, a Sarbia, sulla collina alle spalle della città con le fiamme - visibili anche dal centro - che hanno lambito le case; operazioni di spegnimento nel corso di tutta la notte. "La nostra squadra fa riferimento al Comando provinciale di La Spezia, da cui partono le indicazioni per i diversi interventi dislocati sul territorio - spiegano dalla sala operativa di Alessandria -. Considerata l'emergenza siccità e le temperature da bollino rosso, siamo costantemente allertati in Piemonte e nelle regioni confinanti".
L'ultimo sopralluogo dei tecnici di Autovie Venete e dei vigili del fuoco ha dato esito positivo: l'autostrada A4 in direzione Trieste è stata riaperta poco dopo le 9 nel tratto tra Villesse e Lisert. Autovie Venete fa sapere che permane invece incertezza sull'evoluzione dell'incendio nella parte ovest dell'autostrada. Pertanto resta chiuso ancora, al momento, il tratto tra Sistiana e Redipuglia in direzione Venezia.
Ancora all'opera le squadre dei Vigili del Fuoco per le operazioni di spegnimento dell'incendio di Sarbia. Per tutta la notte i pompieri e i Volontari Antincendio Boschivo di vari comuni della Provincia di La Spezia hanno lavorato per contenere le fiamme. Attualmente l'incendio è sotto controllo ma le operazioni di spegnimento, bonifica e presidio si protrarranno almeno per tutta la giornata odierna. Questa mattina l'elicottero della regione Liguria ha ripreso l'attività di lanci sulla zona. Il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco è stato implementato da una Sezione Operativa di Colonna Mobile del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Alessandria: 9 unità operative con mezzi dedicati per gli incendi boschivi. Per la giornata odierna è stato disposto il richiamo di ulteriore personale Vigili del Fuoco come previsto dalla convenzione sottoscritta in regione Liguria. I Volontari Antincendio Boschivo saranno presenti anche oggi con personale e mezzi.
La Toscana continua a bruciare, complice la siccità e il forte vento che da giorni e da più direzioni la sta spazzando. I fronti del fuoco più critici che ormai da 4 giorni stanno divorando ettari di bosco sono localizzati nel comune versiliese di Massarosa e nelle frazioni limitrofe. Siamo in provincia di Lucca. Nella notte appena trascorsa, l'incendio si è esteso verso le frazioni di Valpromaro e Piazzano, il secondo del quale è stato evacuato intorno alle ore 23,30 circa aggiungendo 120 persone al numero degli evacuati, scendendo verso la statale SP1 ma le squadre dei vigili del fuoco hanno prontamente fermato il fronte in avanzamento evitando il coinvolgimento del centro abitato. Il fronte di fuoco, spiegano i vigili del fuoco, presente nella frazione di Gualdo, ha scollinato verso la frazione di Panicale dove si stanno concentrando parte delle forze antincendio. Sono 105 i vigili del fuoco schierati, 3 elicotteri AIB della Regione Toscana e 3 Canadair e 1 elicottero flotta aerea dei Vigili del Fuoco. Al momento la stima è di 860 ettari interessati dall'incendio.
Confermato anche per la giornata di oggi, giovedì 21 luglio 2022, l'allerta incendio codice arancione nel cagliaritano. Secondo il bollettino diramato dalla Protezione Civile, lo stesso livello di rischio si estende lungo quasi tutta la fascia centrale che da Sud a Nord percorre la Sardegna. Nelle zone costiere, invece, previsione di pericolo incendio codice giallo (medio).
Anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, lo stabilimento di Monfalcone (Gorizia) della Fincantieri resterà chiuso, per le conseguenze dell'incendio sul Carso. Se la situazione dell'aria lentamente migliorerà, i cantieri resteranno inattivi per consentire la pulizia dei piazzali e dei ponti delle navi dalla fuliggine e il fumo, in alcuni casi penetrati attraverso i condotti dell'aria condizionata. Nello stabilimento lavorano circa 8.000 persone tra dipendenti Fincantieri e lavoratori delle ditte dell'indotto.
Durante la notte è proseguita l'opera di difesa, da parte di decine di pompieri, guardie forestali e volontari di Protezione civile, delle abitazioni di alcune frazioni dei comuni di Doberdó del lago e Duino Aurisina, da cui ieri erano state evacuate complessivamente circa 200 persone. E' in corso un vertice con Autovie Venete per verificare le condizioni per una parziale riapertura, almeno in direzione Trieste, del tratto della A4 tra Redipuglia e Sistiana, con riattivazione della barriera del Lisert.