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Lavori importanti di riparazione e ripristino per una zona rovinata a causa delle infiltrazioni di acqua dalle coperture, dai camminamenti e dalla pavimentazione che ricopre parte della zona interrata.
(red.) La giunta comunale di Brescia ha approvato, il 27 ottobre scorso, il progetto definitivo esecutivo strutturale per il restauro e il risanamento conservativo dell’angolo sud-est del cimitero Vantiniano. La principale causa del degrado di questa parte del cimitero è l’infiltrazione dell’acqua piovana. Pertanto il progetto ha come primo obiettivo quello di eliminare le infiltrazioni dalle coperture, dai camminamenti e dalla pavimentazione che costituisce la copertura di parte della zona interrata. Conseguentemente sarà poi ripristinata la struttura portante con interventi diffusi e localizzati. Sarà ridefinito lo spazio di superficie (con pavimentazione architettonica e aiuole verdi), sarà creata una rete per la raccolta e per lo smaltimento delle acque meteoriche superficiali e saranno restaurati gli elementi marmorei del camminamento e delle scale in marmo.
L’intervento di restauro e risanamento conservativo prevede una serie di azioni, indipendenti le une dalle altre, strettamente correlate tra di loro nel rispetto di una soluzione progettuale in chiave “conservativa e programmata”, consona al contesto monumentale. L’intervento strutturale interessa in particolare la soletta di copertura dei colombari sotterranei a cui fa seguito un intervento funzionale per la riqualificazione dello spazio esterno mediante la progettazione di aiuole verdi e un più efficace sistema di raccolta delle acque piovane.
1. La soletta di copertura dei Colombari sotterranei Il rifacimento della impermeabilizzazione dell’estradosso della soletta dei colombari interrati rappresenta certamente l’intervento più imminente ed urgente, propedeutico alla soluzione progettuale compositiva d’insieme. I numerosi sondaggi eseguiti sull’estradosso e intradosso hanno evidenziato una grande criticità strutturale, legata alla perdita di resistenza meccanica delle armature presenti nei getti, nelle cordolature dei lucernari e nei travetti rinforzati in laterizio, causata dalle numerose infiltrazioni di acqua che hanno generato sfondamenti nel solaio. Le opere di impermeabilizzazione prevedono, dopo la rimozione di due strati di guaina bituminosa e dei relativi massetti, la posa di un sistema completamente armato di resine liquide in polimetilacrillato. È prevista inoltre la completa demolizione di un solaio e la realizzazione di opera di un solaio bidirezionale con blocchi alleggeriti. È prevista infine l’installazione di presidi antisfondellamento mediante l’applicazione di una rete in fibre di vetro, nelle zone in cui è stato appurato il distacco.
2. Scale esterne L’intervento di rinforzo strutturale della soletta richiede anche lo smontaggio delle cinque piccole rampe esterne e il loro rimontaggio, previa mappatura dei singoli elementi costituenti il manufatto, la loro pulizia e coesione delle fessure e sfarinamenti del materiale lapideo, per essere poi ricollocate nella loro sede originaria, nel rispetto dell’antica tecnica costruttiva. Questa operazione consentirebbe inoltre di poter leggere integralmente i sei gradini di alcune delle 5 scale, – quelle in angolo – che con il tempo e gli interventi “tampone”, per eliminare i problemi di infiltrazioni, hanno portato a continui riporti di materiale (ghiaietto) riducendo progressivamente la lettura del loro primo gradino.
3. Pavimentazione architettonica e le aiuole pensili È stata scelta una pavimentazione architettonica antiscivolo, idonea al camminamento esterno, interrotta diagonalmente da lastre in botticino e dalla griglia in lamiera zincata di raccolta delle acque, addossata al cordolo in Botticino di delimitazione delle aiuole verdi progettate a ridosso del camminamento sopraelevato. La nuova pavimentazione, in calcestruzzo alleggerito con superficie in ghiaietto lavato, verrà realizzata con giunti di dilatazione e inserti in marmo di botticino. È prevista la rimozione e la sostituzione dei lucernari (quelli a terra e quelli sopraelevati), che presentano un cattivo stato di conservazione. Le aiuole pensili, oltre a ripristinare quell’immagine di uniformità visiva e compositiva dell’area di interesse pubblico, intendono ripristinare la gerarchia degli accessi carrabili e pedonali in questo angolo del Cimitero Vantiniano. Ripropongono infatti la soluzione distributiva degli spazi verdi presenti nella parte più a nord del secondo anello occidentale, quello più esterno, riducendo il percorso pedonale e contemporaneamente rispondendo alla necessità, più volte segnalata, di impedire e limitare l’accesso ai mezzi veicolari privati (operatori incaricati della salubrità degli ambienti, dei marmisti ecc,) salvaguardando indirettamente le murature sottostanti e ritardando il più possibile interventi di manutenzione straordinaria invasivi. Le aiuole risultano delimitate da cordoli rettangolari in Botticino, analoghi agli esistenti, che si articolano delimitando il percorso di accesso alle piccole scale in marmo di collegamento al camminamento rialzato. Il riempimento delle aiuole prevede la stesura di uno strato di tessuto anti-radice, al di sopra dell’impermeabilizzazione e di argilla espansa per giardini pensili, con funzione filtrante. Al di sopra di questo strato è prevista la posa in opera di un telo filtrante e di uno strato di terreno adatto al coltivo. La pendenza di progetto prevista consentirà la raccolta delle acque meteoriche in prossimità del cordolo in botticino delle aiuole pensili, mediante una canalina di raccolta. Le acque verranno allontanante attraverso un sistema di griglie e tubi che scaricheranno in pozzetti di ispezione che verranno collegati alla rete di smaltimento delle acque meteoriche presente lungo il vialetto carrabile del cimitero, che convoglia in una serie di pozzi perdenti, uno dei quali posto nell’area di intervento. Il pozzo perdente verrà pulito e recuperato per consentire il convogliamento delle acque provenienti dalla pavimentazione nell’angolo più compromesso dal punto di vista delle infiltrazioni.
4. Lucernari Il progetto prevede la sostituzione di tutti i lucernari in vetro cemento attualmente occlusi (eccetto quello presente nell’angolo sud-est). Saranno sostituiti anche quelli “fuori terra” e sarà rifatto il muretto di sostegno.
5. Le coperture Nelle coperture di alcune cappelle sarà rimossa e smaltita la guaina di sostegno. Sarà effettuata successivamente un’impermeabilizzazione con due strati di guaina bituminosa, l’ultimo strato della quale con finitura ardesiata.
L’intervento di restauro conservativo interessa in particolare il rivestimento marmoreo del camminamento sopraelevato che corre lungo il fronte delle celle della seconda cerchia del Cimitero, le scale ad esso collegate e la doppia scala esterna, totalmente interrata, antistante la Cappella Morandi-Tirandi, rivestita integralmente in marmo di Botticino. Consistenti concentrazioni di particellato atmosferico con visibili patine biologiche di colonie di microrganismi hanno intaccato gli elementi compositivi e di rivestimento dei manufatti architettonici, imponendo un intervento immediato di restauro delle superfici lapidee. La presenza di ristagni di acqua e di percolamenti superficiali dai cornicioni e delle coperture delle Cappelle e dei Colombari esterni hanno causato una vistosa alterazione cromatica della superficie marmorea. Sul camminamento sopraelevato sarà totalmente rimossa la scossalina metallica, saranno rimossi il parapetto e le scale di collegamento. Sarà poi realizzato il massetto di rinforzo strutturale previsto nella fase di consolidamento della soletta di copertura. In una fase successiva saranno rimosse le lastre del camminamento (con mappatura e catalogazione) per liberare la canalina in piombo. Saranno puliti i doccioni oppure sostituiti qualora obsoleti.
Al termine di entrambe le fasi si procederà ad un’accurata pulizia, articolata su tre livelli di pulitura, come richiesto dalla tecnica del restauro conservativo dell’intera superficie interessata dal degrado. Alla pulitura seguirà un intervento di consolidamento delle fratture e fessure mediante prodotti specifici utilizzati sui manufatti di interesse storico artistico. L’analisi attenta del quadro fessurativo delle superfici lapidee, da parte degli addetti ai lavori, guiderà l’intervento di stuccatura delle lacune più profonde con malte a base di calce idraulica e polvere di marmo di granulometria diversa, mescolata a resina epossidica in percentuale ridotta e adeguatamente pigmentata, in modo da impedire all’acqua di infiltrarsi e causare distacchi ed erosioni. La ricostruzione delle parti mancanti avverrà soltanto nei punti di modesta entità, mentre la connessione delle parti distaccate tra loro avverrà con barre elicoidali di acciaio inox e rete in fibra di carbonio.
Un caso eccezionale riveste la soglia laterale di delimitazione della doppia scala esterna, dove i distacchi, le fessure e gli sfarinamenti superficiali, sono così importanti da suggerire la sua integrale sostituzione nelle dimensioni analoghe all’esistente. La soglia laterale sarà infatti sostituita per tutto il suo perimetro. Sarà completata la pavimentazione in pietra a ridosso della soglia perimetrale per definire maggiormente il camminamento di accesso alla scala, dal lato della Cappella Morandi –Tirandi. Sarà saggiata la struttura muraria sottostante e sarà valutato il suo livello di impermeabilizzazione. Si procederà poi a una maggior protezione e conservazione del rivestimento marmoreo attraverso elementi di fissaggio. Saranno pulite le superfici di rivestimento laterali e sarà ripristinato con graffe metalliche o barre l’elemento monolitico sinusoidale presente nella parte centrale del corpo scala. Saranno ripristinate le funzionalità delle griglie di raccolta delle acque meteoriche ai piedi di ciascuna rampa di scala con una semplice pulizia.
A conclusione del processo di restauro superficiale sarà applicato un film protettivo idrorepellente e oleorepellente a base di floruropolimeri, specifico per manufatti di interesse storico artistico e tale da ridurre l’assorbimento dell’acqua in misura non inferiore al 75% di permeabilità. Infine, i ferri dei parapetti della scala e del camminamento saranno trattati con microsabbiatura delle vernici e delle superfici ammalorate. Sarà poi applicato un convertitore di ruggine e stesura di idonea vernice effettuata secondo le indicazione del restauratore incaricato. Entrambi gli interventi richiedono una tempistica di circa 80 giorni ciascuno. Sarà data priorità all’aspetto di risanamento strutturale.
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